Talent founding o Talent farming

Questa domanda ha animato uno dei dibattiti che sono stati organizzati in occasione dell’ultimo Forum delle Risorse Umane. Alcuni HR di importanti aziende si sono confrontati sul tema della ricerca dei talenti e si sono trovati tutti d’accordo nell’affermare che è stato uno dei temi più di moda del management negli ultimi anni. Tema che ha spinto molte aziende alla ricerca di “alti potenziali” per formarli, motivarli e poi trattenerli in azienda. Questo ha talvolta portato a scambiare, secondo una famosa metafora di Paolo Iacci,  un coccodrillo per una lucertola. Iacci scrive che “una certa retorica sui talenti stava comportando anche gravi scompensi. Poiché i veri talenti sono pochi e tutti li vogliono, in molti casi si spacciano per “talenti” molti giovani bravi ma assolutamente nella media. Così è successo che alcuni giovani sicuramente promettenti ma ancora un po’ troppo acerbi, sono stati posti in posizioni troppo alte rispetto la loro esperienza e hanno creato i primi danni. In questo modo si sono “bruciati” anzitempo dei giovani di valore e si sono demotivati molti “capelli grigi” che si sono visti scavalcati un po’ troppo precocemente da professionisti bravi ma che avrebbero richiesto un poco di esperienza in più.” Ma chi è veramente il talento? Mi è piaciuta molto la definizione che nel contesto del Forum è stata data.”Ciò che la persona può rendere in termini di valore nel giusto contesto”. Ma allora non c’è bisogno di cercare fuori dall’azienda il talento perchè il talento spesso è in azienda. Ma quanti manager sono in grado di fare esprimere questo valore? Quanti manager credono in quello che fanno e osano? In modo molto forte un ospite del dibattito ha affermato che un manager che non osa è un burocrate! E allora bisogna cambiare la cultura aziendale, bisogna coltivare la cultura del rischio e dell’errore, imparare a domandarsi se la persona è al posto giusto, se le si sta offrendo possibilità di sviluppo, perchè il talento va coltivato e, come è stato giustamente detto, il fertilizzante è dare alla persona la libertà di muoversi all’interno della sua azienda.